Ultimo appuntamento per la MotoGP prima della pausa estiva. Dopo aver marcato visita nelle ultime 4 stagioni, torna in calendario il GP Repubblica Ceca.
Nel 2020, però, a causa della pandemia il pubblico non fu ammesso in circuito. Un peccato perché dal 2007 al 2015 gli spettatori del week-end superarono sempre le 210 mila unità, con punte vicino a 250 mila persone.
Un obiettivo che quest’anno potrebbe essere raggiunto.
I dati del GP
Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con tutti i piloti della MotoGP, l’Automotodrom Brno da 5,403 km di lunghezza rientra nella categoria dei circuiti ampiamente impegnativi per i freni.
In una scala da 1 a 6 si è meritato un indice di difficoltà di 4 perché i freni sono usati per 10 volte al giro per complessivi 31 secondi e mezzo. Quattro frenate sono della categoria High, 3 Medium e altrettante Light.
La curva più dura
La curva più dura dell’Automotodrom Brno per l’impianto frenante è la terza: le MotoGP passano da 297 km/h a 104 km/h in 4,4 secondi in cui percorrono 228 metri mentre i piloti esercitano un carico sulla leva del freno di 4,9 kg. La decelerazione è di 1,5 g, la pressione del liquido freno Brembo tocca i 10,4 bar e la temperatura dei dischi in carbonio raggiunge i 570 °C.
Il tris di Mike the bike
Brno ospitò il Mondiale per la prima volta nel 1965: nelle 4 classi si registrarono 4 vincitori differenti, un’anomalia per l’epoca, tanto che l’anno dopo Mike Hailwood si aggiudicò le gare della 250, 350 e 500 con la Honda.
L’ultimo a conquistare 2 vittorie in una edizione è stato Jorge Martinez, nel 1988 sul gradino più alto del podio della 80 e della 125 sempre con la Derbi.
L’ultimo Costruttore a fare l’en plein è invece la Honda ma bisogna tornare al 1997 con Noboru Ueda vincitore in 125, Max Biaggi in 250 e Mick Doohan in 500.
Che paura Max
Con 7 vittorie a Brno, Max Biaggi è primatista in coabitazione con Giacomo Agostini e Valentino Rossi. Biaggi vinse 5 edizioni consecutive, dal 1994 al 1998: le prime 4 in 250, l’ultima con la 500, anno del suo debutto in classe regina, con il team Kanemoto.
In quell’occasione, sul traguardo impennò la sua Honda, ma spinta da una volata di vento, la moto salì finendo quasi perpendicolare all’asfalto.
Con un colpo sul freno posteriore Brembo, però Biaggi riuscì a riportare la NSR500 sulle due ruote anche se ruppe il cupolino e stortò un cerchio.
La fine dell’astinenza
Il GP Repubblica Ceca 2016 vide il trionfo di Cal Crutchlow con 7 secondi su Valentino Rossi. Un pilota britannico non vinceva in classe regina da 35 anni: l’ultimo a riuscirci era stato Barry Sheene, nel 1981 in Svezia con la Suzuki, un’epoca in cui i freni Brembo erano poco diffusi.
Crutchlow divenne così il primo britannico a conquistare un GP con pinze e dischi Brembo. Proprio nel 2016 fu bandito l’alluminio-litio, pertanto l’inglese impiegò pinze in solo alluminio, alternando le light duty e le heavy duty, a seconda delle esigenze.