Terzo ed ultimo round stagionale in terra statunitense per la Formula 1: a Miami ha vinto Oscar Piastri, ad Austin Max Verstappen.
Il circuito cittadino di Las Vegas fa parte del campionato del mondo solamente da un biennio ma ad inizio anni Ottanta, quella che un tempo era la capitale mondiale del gioco d’azzardo, ospitò 2 edizioni del GP Caesars Palace.
I dati del GP
Secondo i tecnici del gruppo Brembo che lavorano a stretto contatto con tutti i piloti di Formula 1, il Las Vegas Strip Circuit da 6.201 metri di lunghezza rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni.
In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3 perché pur avendo 7 frenate al giro i freni sono utilizzati per complessivi 14 secondi e mezzo.
Tre delle frenate sono della categoria Hard, 2 Medium e 2 Light ma in 5 punti gli spazi di frenata superano i 115 metri.
SENSIFY è il primo sistema frenante intelligente che controlla in modo indipendente tutte e quattro le ruote
La curva più dura
La curva più dura del Las Vegas Strip Circuit per l’impianto frenante è la numero 14: le monoposto vi arrivano a 350 km/h e scendono a 102 km/h in 2,74 secondi durante i quali percorrono 143 metri.
Lo sforzo richiesto ai piloti è di 4,2 g e il carico che esercitano sul pedale del freno è di 127 kg. La potenza frenante è invece di 2.535 kW.
Dica 33
Dall’esordio in Formula 1, nel 1975, con una fornitura di dischi in ghisa per la Ferrari, le monoposto dotate di componenti frenanti Brembo hanno conquistato 33 GP negli Usa, su 8 differenti tracciati: 12 le vittorie ad Austin, 6 ad Indianapolis, 3 a Long Beach, Phoenix e Watkins Glen, 2 a Detroit, Las Vegas e Miami.
Nessun successo invece a Caesars Palace e Dallas, oltre a Riverside e Sebring utilizzati nel 1959 e 1960, quando Brembo non era ancora nata.
Trova la soluzione migliore per la tua auto!
Oltre lo zero
La Ferrari ha conquistato 14 GP negli Usa: 6 ad Indianapolis, 3 a Long Beach e Watkins Glen e 2 ad Austin. Fino al 1974 però il contatore era ancora fermo a zero nonostante avesse già disputato 18 GP negli Usa.
L’inizio della collaborazione con Brembo coincise con il primo successo ferrarista, nel GP Usa 1975 a Watkins Glen con Niki Lauda. Cinque vittorie portano invece la firma di Michael Schumacher, con le sue Ferrari dotate di intero impianto frenante Brembo: dai dischi in carbonio alle pinze monoblocco, passando per le pompe freno e il liquido freni.
Evitare gli eccessi
Trattandosi di un circuito cittadino, il Las Vegas Strip Circuit va incontro ad un progressivo miglioramento del grip con l’avanzare delle sessioni.
Ciò si ripercuote anche sulla potenza frenante scaricabile a terra, che cresce proporzionalmente.
Ne consegue che lo sforzo richiesto all’impianto frenante cresce nel corso del GP, portando le temperature di esercizio di dischi e pastiglie a innalzarsi con il passare dei giri.
Per questo motivo la capacità del materiale di attrito Brembo, caratterizzato da un range di utilizzo particolarmente ampio e in grado di assicurare consistenza di prestazione dal primo all’ultimo giro, su questo tracciato è ancora più apprezzato da team e piloti.