La Formula 1 attraversa nuovamente l’Oceano Atlantico per il consueto GP Canada che si disputa a fine primavera dal lontano 1982.
Anche dal 1978 al 1981 si gareggiò a Montreal ma a inizio autunno. Il tracciato posto sull’isola di Notre-Dame è stato modificato 6 volte ma le ultime 20 edizioni si sono disputate con il layout attuale.
La pista è intitolata a Gilles Villeneuve, scomparso prematuramente nel 1982 dopo aver vinto 6 GP, tutti con la Scuderia Ferrari e i freni Brembo.
I dati del GP
Secondo i tecnici del gruppo Brembo che lavorano a stretto contatto con tutti i piloti di Formula 1, il Circuit Gilles-Villeneuve da 4.361 metri di lunghezza rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni.
In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4 perché ogni giro presenta 6 frenate della categoria Hard, più 2 Light.
Per 5 staccate servono oltre 80 metri ciascuna e in 4 di esse i piloti sono sottoposti a decelerazioni di almeno 5 g. In un giro i freni sono impiegati per poco meno di 12 secondi e mezzo.
La curva più dura
La curva più dura del Circuit Gilles-Villeneuve per l’impianto frenante è la 10 in cui le monoposto passano da 292 km/h a 69 km/h in 2,82 secondi durante i quali percorrono 107 metri.
Notevole lo sforzo richiesto ai piloti in quel frangente: 5 g è la decelerazione massima a cui sono sottoposti e 168 kg il carico che devono esercitare sul pedale del freno. La potenza frenante è invece di 2.519 kW.
Jean finalmente lassù
Jean Alesi è uno dei piloti più amati dai tifosi ferraristi. Merito della sua generosità, della spontaneità e dell’attaccamento al Cavallino che hanno fatto breccia nel cuore degli appassionati, pur se i suoi risultati sono stati inferiori alle attese.
Alesi ha conquistato una sola vittoria in F1, il GP Canada 1995 in cui partì in terza fila. La dea bendata, che troppe volle gli aveva girato le spalle, non gli mise alcun bastone tra le ruote e così il francese di origini italiane salì sul gradino più alto del podio, proprio nel giorno del suo 31° compleanno.
Trova la soluzione migliore per la tua auto!
I freni di 30 anni fa
Grazie ad Alesi la Ferrari interruppe un’astinenza di 10 anni al GP Canada. Quel giorno di 30 anni fa Alesi guidava la 412T2 spinta dal motore V12 da 3 litri che erogava 690 Cv. Era una vettura leggerissima rispetto alle monoposto attuali: 595 kg di peso, incluso il pilota.
L’impianto frenante era firmato Brembo ma ai tempi non si prestava attenzione alla ventilazione, anche per la mancanza dell’utensileria necessaria per eseguire le lavorazioni dei componenti: i dischi in carbonio non avevano fori di ventilazione e le pinze monoblocco ricavate dal pieno erano maestose e senza aperture.
Più leggeri ma non fragili
L’ultimo successo Ferrari al GP Canada risale al 2018, artefice Sebastian Vettel. Quell’anno fu introdotto l’Halo, un aggravio di peso che spinse i team ad individuare nuove aree su cui applicare la cura dimagrante.
Anche Brembo lavorò in quella direzione attraverso la miniaturizzazione dei pezzi del Brake by Wire e l’alleggerimento delle pinze in alluminio-litio.
Per ottenere risparmi di peso venne eliminato materiale nelle parti del corpo della pinza meno soggette a stress, conservando però 3 ponti di unione tra i 2 lati dei pistoni al fine di garantire resistenza e rigidità desiderate.