Standard di rendicontazione applicati
Giunta alla settima edizione, la Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario (nel seguito anche “Dichiarazione Non Finanziaria”, “Dichiarazione” o “DNF”) del Gruppo Brembo (nel seguito anche “Brembo”, “Gruppo”, “Azienda”) racconta le performance e le azioni poste in essere per gestire i temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani e alla lotta contro la corruzione affinché gli stakeholder possano avere accesso alle informazioni ed avere una visione accurata, esaustiva e trasparente delle strategie, delle attività intraprese, dell’andamento dell’azienda, e dei risultati conseguiti dal Gruppo nel garantire la propria crescita economica e lo sviluppo del business.
La Dichiarazione, pubblicata con periodicità annuale, è redatta ai sensi del
D.Lgs.254/2016 e ss.mm. e in conformità ai
Sustainability Reporting Standards pubblicati dal
Global Reporting Initiative –
GRI 2021, con riferimento all’ultimo aggiornamento degli stessi, entrato in vigore dal 1 gennaio 2023. Tali Standard sono ad oggi i più diffusi e riconosciuti a livello internazionale in materia di rendicontazione non finanziaria.
Nel processo di rendicontazione, in un’ottica di ampliamento della disclosure verso gli stakeholder, il Gruppo ha tenuto conto delle indicazioni contenute nel documento “Measuring Stakeholder Capitalism: Towards Common Metrics and Consistent Reporting of Sustainable Value Creation” pubblicato a settembre 2020 dal
Word Economic Forum e degli indicatori proposti dagli standard
SASB.
Le informazioni incluse nella rendicontazione non finanziaria riflettono il principio di materialità o rilevanza, elemento previsto dalla normativa di riferimento e caratterizzante i GRI Standard: i temi trattati all’interno della Dichiarazione sono stati individuati a seguito dell’analisi e valutazione degli impatti più significativi sull’economia, sulle persone e sull’ambiente, includendo anche i diritti umani.
È necessario precisare che l’analisi di materialità valida ai fini della rendicontazione non finanziaria del presente anno fiscale non tiene in considerazione la prospettiva “Outside-in” (Financial Materiality), in quanto esercizio da considerarsi del tutto volontario e non soggetto ad attività di revisione (rif. Direttiva Europea CSR).
Brembo ha l’obbligo di includere nella DNF, a partire dalle pubblicazioni avvenute successivamente al 1° gennaio 2023, l’informativa richiesta dalla
normativa sulla c.d. “Tassonomia UE” in relazione alle attività ecosostenibili condotte dal Gruppo, relativamente alla quale si rimanda al paragrafo “REGOLAMENTO 2020/852 SULLA TASSONOMIA UE”. Ai sensi dell’Art. 10 del Regolamento Delegato UE 2021/2178 del 6 luglio 2021, tale informativa per l’esercizio 2022 riguarda la proporzione, rispetto al totale, del fatturato, investimenti e costi operativi del Gruppo afferenti le attività ammissibili e allineate alla Tassonomia con riferimento agli obiettivi di mitigazione ed adattamento al cambiamento climatico, uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine, transizione verso un'economia circolare, prevenzione e riduzione dell'inquinamento e protezione della biodiversita e degli ecosistemi, come contemplate dagli allegati al Regolamento Delegato UE 2021/2139 del 4 giugno 2021, oltre ad alcune informazioni di carattere qualitativo.
Tassononia
L’Unione Europea, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU e con il fine di raggiungere la neutralità climatica al 2050, ha definito una serie di
strategie e iniziative mirate ad orientare i flussi di capitali verso investimenti in asset e in attività ritenute sostenibili. Le istituzioni europee, in questa prospettiva, hanno quindi introdotto il
Regolamento (UE) 2020/852 (di seguito “il Regolamento”) che punta a fornire
criteri e strumenti affidabili e condivisi per identificare attività economiche sostenibili e a
garantire agli istituti finanziari e agli investitori una maggiore comparabilità circa il grado di ecosostenibilità di un investimento a essa associato.
In particolare, il Regolamento ha introdotto un sistema di classificazione unico, o “Tassonomia”, delle attività economiche che per essere definite “ecosostenibili” devono
contribuire al
raggiungimento di uno o più dei seguenti sei
obiettivi ambientali:
- Mitigazione dei cambiamenti climatici
- Adattamento ai cambiamenti climatici
- Uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine
- Transizione verso un'economia circolare
- Prevenzione e riduzione dell’inquinamento
- Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi
Nello specifico, il Regolamento distingue le attività economiche tra:
- ammissibili: un’attività economica è ammissibile se è elencata negli atti delegati del Regolamento in corrispondenza di uno o più obiettivi ambientali. Se ammissibile, l’attività ha il potenziale di contribuire in modo sostanziale all’obiettivo di riferimento;
-
allineate: un’attività economica è allineata se, oltre ad essere ammissibile, è svolta nel rispetto dei criteri di vaglio tecnico e delle garanzie minime di salvaguardia. Ciò significa che deve:
- Soddisfare i criteri di
contributo sostanziale definiti dal regolamento per ciascuna attività. Su base scientifica essi descrivono le condizioni da rispettare per contribuire in modo rilevante al raggiungimento degli obiettivi ambientali;
- Non
arrecare danno significativo (Do No Significant Harm – DNSH) a nessuno degli altri obiettivi ambientali a cui l'attività economica non contribuisce in modo sostanziale;
- Rispettare le
garanzie minime di salvaguardia, assicurando il rispetto dei diritti umani e delle norme
internazionali relative ai diritti dei lavoratori, alla tassazione, alla concorrenza leale e alla corruzione.
Se un’attività è allineata allora può definirsi “ecosostenibile”.
Valutazione della conformità al regolamento
A partire dal 2021, in coerenza con il Regolamento, Brembo pubblica le informazioni richieste relative alle percentuali di
fatturato, CapEx e
OpEx connesse ad attività ammissibili alla tassonomia.
Il
Gruppo Brembo nel
2023 ha
proseguito le analisi delle proprie attività ammissibili al fine di valutarne l’effettivo contributo ai sei obiettivi sopra citati e comprendere se e quali tra queste possano essere considerate anche allineate. Inoltre, è stata effettuata la
mappatura di eventuali CapEx e OpEx relativi all’acquisto di prodotti o servizi riferiti ad attività economiche ammissibili e/o allineate e a singole misure che consentono alle attività di mantenere un basso profilo emissivo.
L’analisi di ammissibilità
L’analisi ha portato a identificare le seguenti attività economiche svolte da Brembo, associate agli obiettivi relativi ai cambiamenti climatici:
- 3.8 Produzione di alluminio
- 3.9 Produzione di ferro e acciaio
- 9.1. Ricerca, sviluppo e innovazione vicini al mercato
Le attività individuate, svolte da Brembo nei propri siti, non generano un fatturato diretto per il Gruppo.
Inoltre, sono stati anche analizzati eventuali CapEx e OpEx relativi all’acquisto di prodotti o servizi derivanti da attività economiche ammissibili alla Tassonomia e a singole misure che consentono alle attività di ridurre il proprio profilo emissivo.
L’analisi di allineamento
Ai fini di valutare l’allineamento rispetto agli obiettivi di mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ai cambiamenti climatici, per ciascuna attività ammissibile identificata sono quindi state svolte le analisi per accertare il rispetto dei
criteri di contributo sostanziale e i criteri “Do No Significant Harm” stabiliti da ciascun obiettivo.
Garanzie minime di salvaguardia
Infine, Brembo ha analizzato il
rispetto delle garanzie minime di salvaguardia, in accordo con quanto citato nell’articolo 18 del Regolamento. In particolare, sono stati considerati le Linee guida OCSE per le imprese multinazionali, i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e i principi e diritti stabiliti dalle otto convenzioni fondamentali individuate nella dichiarazione dell'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) e della Carta Internazionale dei diritti dell'uomo.
In particolare, sono state valutate
nove categorie: politiche sui diritti umani, due diligence e risk assessment sui diritti umani, gestione degli impatti sui diritti umani, meccanismi di reclamo, interessi del consumatore, anticorruzione, concorrenza e fiscalità.
Brembo garantisce la copertura dei temi relativi alle garanzie minime di salvaguardia attraverso l’adozione di specifici strumenti come le politiche aziendali, le linee guida e i meccanismi organizzativi e operativi.
A seguito di questa analisi, il Gruppo ha verificato di aver
messo in essere tutti i presidi previsti dall’articolo 18 del Regolamento, pur riconoscendo la
necessità di formalizzare alcune informative specifiche per assicurare la totale compliance ai requisiti delle Linee guida OCSE e dei Principi guida ONU.