Rischi Operativi

Rischi operativi

I principali rischi operativi inerenti alla natura del business sono quelli connessi alla supply chain, alla indisponibilità delle sedi produttive, alla commercializzazione del prodotto, alle condizioni della congiuntura economica internazionale, alle tematiche della salute, della sicurezza sul lavoro e dell’ambiente e, in misura minore, al quadro normativo vigente nei paesi in cui il Gruppo è presente.

Supply Chain

Il rischio relativo alla supply chain si può concretizzare con la volatilità dei prezzi delle materie prime e con la dipendenza da fornitori strategici che, se dovessero interrompere improvvisamente i loro rapporti di fornitura, potrebbero mettere in difficoltà il processo produttivo e la capacità di evadere nei tempi previsti gli ordini verso i clienti. Per fronteggiare questo rischio, la Direzione Acquisti individua fornitori alternativi, prevedendo dei sostituti potenziali per le forniture giudicate strategiche (supplier risk management program). Il processo di selezione dei fornitori è stato rafforzato, includendo anche la valutazione della solidità finanziaria degli stessi, aspetto che nell’attuale congiuntura ha assunto un’importanza crescente. Con la diversificazione delle fonti può essere ridotto anche il rischio di aumento dei prezzi, che viene peraltro parzialmente neutralizzato con il trasferimento degli aumenti stessi sui prezzi di vendita.

Business Interruption

Relativamente al rischio legato all’indisponibilità delle sedi produttive e alla continuità operativa delle medesime, è stato rafforzato il processo di mitigazione, con la pianificazione di attività ingegneristiche di ‘loss prevention’ sulla base degli standard americani NFPA (National Fire Protection Association), finalizzate ad eliminare i fattori predisponenti di rischio in termini di probabilità di accadimento e ad implementare le protezioni volte a limitarne l’impatto, con il continuo rafforzamento dell’attuale continuità operativa nelle sedi produttive del Gruppo.

Qualità Prodotto

Brembo considera di fondamentale importanza il rischio legato alla commercializzazione del prodotto, in termini di qualità e sicurezza. Il Gruppo è impegnato da sempre nel mitigare il rischio con un robusto controllo qualità, con l’istituzione di una funzione worldwide “Assicurazione Qualità Fornitori”, appositamente dedicata al controllo qualità componenti non conformi agli standard qualitativi Brembo, e con la continua ottimizzazione della Failure Mode & Effect Analysis (FMEA).

Ambiente, Sicurezza e Salute

Il Gruppo è inoltre esposto ai rischi connessi alle tematiche della salute, della sicurezza sul lavoro e dell’ambiente, che possono rientrare nella seguente casistica:
• insufficiente tutela della salute e della sicurezza dei collaboratori, che si può manifestare attraverso l’accadimento di gravi infortuni o di malattie professionali;
• fenomeni di inquinamento ambientale legati, ad esempio, ad emissioni incontrollate, a non adeguato smaltimento di rifiuti o a spandimenti sul terreno di sostanze pericolose;
• mancato o incompleto rispetto di norme e leggi di settore.

L’eventuale accadimento di tali fatti può determinare in capo a Brembo sanzioni di tipo penale e/o amministrativo o esborsi pecuniari, la cui entità potrebbe rivelarsi non trascurabile. Inoltre, in casi particolarmente critici, gli interventi degli enti pubblici preposti al controllo potrebbero determinare interferenze con le normali attività produttive, arrivando potenzialmente sino al fermo delle linee di produzione o alla chiusura del sito produttivo stesso. Brembo fa fronte a questa tipologia di rischi con una continuativa e sistematica attività di valutazione dei propri rischi specifici e con la conseguente riduzione ed eliminazione di quelli ritenuti non accettabili. Tutto ciò è organizzato all’interno di un Sistema di Gestione (che si rifà alle norme internazionali ISO 14001 e OHSAS 18001 ed è certificato da parte di un ente terzo indipendente), che include sia gli aspetti di salute e sicurezza sul lavoro che gli aspetti ambientali. Brembo pone quindi in essere tutte quelle attività che permettono di tenere sotto controllo e di gestire al meglio questi aspetti, nella più rigorosa osservanza della normativa vigente.

Le attività in essere comprendono, ad esempio, la definizione con revisione annuale di:
• “Piani di Gestione” per la Sicurezza e Ambiente che stabiliscono gli obiettivi da raggiungere;
• “Piani di Sorveglianza” che riportano tutte le attività da espletare in quanto previste dalle leggi di settore o da norme interne al Gruppo (eventuali rinnovi di autorizzazioni, controlli periodici, dichiarazioni ai diversi enti pubblici, ecc.);
• “Piani di Audit” che monitorano l’effettivo grado di applicazione del Sistema e stimolano il miglioramento continuo.

Pertanto, pur non potendo escludere in maniera assoluta che si possano generare incidenti di percorso, il Gruppo ha in essere regole e modalità sistematiche di gestione che consentono di minimizzare sia il numero degli incidenti che i reali impatti che gli stessi possono determinare. Una chiara assegnazione delle responsabilità a tutti i livelli, la presenza di enti indipendenti di controllo interno che riferiscono al più alto vertice aziendale e l’applicazione dei più accreditati standard internazionali di gestione, sono la migliore garanzia dell’impegno dell’azienda nelle tematiche di salute, sicurezza sul lavoro e ambiente. Le strategie di internazionalizzazione ed in particolare lo sviluppo del “footprint” industriale internazionale hanno inoltre evidenziato la necessità di rafforzare il management operativo in grado di operare localmente e di comunicare efficacemente con le direzioni funzionali di Business Unit e Centrali, al fine di rendere il sistema qualità e la capacità dei processi produttivi sempre più efficiente ed efficace.

Legal & Compliance

Brembo è esposta al rischio di non adeguarsi tempestivamente all’evoluzione di leggi e regolamenti di nuova emanazione nei settori e nei mercati in cui opera. Allo scopo di mitigare questo rischio, ogni funzione di compliance presidia continuativamente l’evoluzione normativa di riferimento avvalendosi, se necessario, di consulenti esterni, attraverso un costante aggiornamento e approfondimento legislativo. Per quanto concerne il rischio di compliance sui temi di Sicurezza dei Lavoratori e Tutela Ambientale, vista la complessità normativa in materia, la presenza di leggi e norme non sempre chiare, i tempi non certi e spesso anche non brevi, per il rilascio di autorizzazioni e licenze, il Gruppo si avvale di una funzione dedicata nell’ambito della Direzione Qualità e Ambiente, (vedi rischi operativi - Ambiente, Sicurezze e Salute) finalizzata a gestirne le complessità. Con riferimento agli altri rischi di compliance, compresi quelli derivanti dall’appartenenza al Segmento Star di Borsa Italiana, si rimanda alla Relazione sul Governo Societario e sugli assetti proprietari disponibile sul sito Internet di Brembo (www.brembo.com, sezione Investitori, Corporate Governance, Relazioni sulla Corporate Governance).

Tra i rischi correlati alla compliance si pone evidenza sul rischio connesso alla responsabilità amministrativa dell’ente, che si articola su tre livelli:
1. Rischio derivante dal D.Lgs. 231/2001 applicabile a Brembo S.p.A. e alle società italiane del Gruppo e alla possibile risalita della responsabilità alla Capogruppo per reati “231” commessi all’estero;
2. Rischio derivante dalle norme locali in tema di responsabilità dell’ente ed applicabile a ciascuna società controllata;
3. Rischio derivante da norme extraterritoriali in tema di responsabilità dell’ente (quali FCPA e Bribery Act) applicabile sia a Brembo S.p.A. che alle sue controllate.

Il rischio ritenuto a livello teorico più significativo per il Gruppo riguarda l’ipotesi di cui al punto 2, per le seguenti ragioni:
• regolamentazioni diverse per ciascun paese, fondate su sistemi giuridici diversi, spesso complesse e di non facile interpretazione;
• mancanza negli ordinamenti giuridici esteri di un sistema esimente della responsabilità simile a quello in vigore in Italia;
• sistemi di informazione/comunicazione non sempre tempestivi da parte delle società controllate verso la Capogruppo;
• rilevanza strategica di alcuni mercati locali; • diversità culturale e possibili criticità nella gestione del personale locale.

La possibile risalita alla Capogruppo per reati commessi all’estero si considera remota in virtù dei criteri di collegamento previsti dal Codice Penale italiano, sebbene a livello teorico sia plausibile ipotizzare che un soggetto apicale/dipendente di Brembo S.p.A. operi all’estero nell’ambito delle mansioni svolte all’interno della Capogruppo o della controllata straniera. In tema di corruzione verso la Pubblica Amministrazione (PA), il Gruppo Brembo, data la natura del proprio business, non detiene rapporti con la PA, salvo per la gestione di eventuali concessioni (ad es. di tipo edilizio), pertanto le occasioni di rischio-reato sono ritenute remote.

Le azioni di mitigazione intraprese dal Gruppo si ritengono tali da ridurre significativamente l’esposizione alle ipotesi di rischio e sono volte a diffondere a livello globale una cultura di compliance mediante la definizione di specifici principi etici e di comportamento, in aggiunta al costante monitoraggio dell’evoluzione normativa, attuando quanto segue:
• mappatura (e periodico aggiornamento) da parte della Direzione Legale e Societario delle normative che prevedono una responsabilità amministrativa per le società, vigenti in tutti i paesi esteri in cui il Gruppo opera;
• reporting ai Country Committee delle controllate, tramite apposito “Cruscotto”, sulle principali tematiche trattate in materia di compliance, governance, legale/contratti e litigation;
• adozione e implementazione (attraverso sessioni formative) di un sistema di compliance articolato su più livelli:
– i Brembo Corporate & Compliance Tools (come, ad esempio, il Codice Etico, il Codice Antibribery, le procedure gestionali rilevanti ai fini del D.Lgs. 231/2001, le matrici autorizzative, ecc), con diffusione e applicazione a livello globale, volti a definire le linee guida etiche e di comportamento nella gestione dei rapporti con gli stakeholder, anche in funzione dell’applicazione extraterritoriale di alcune norme quali ad esempio FCPA (USA) e Bribery Act (UK);
– avvio di specifici programmi di compliance a livello locale, al fine di verificare l’adeguatezza delle misure volte a prevenire la commissione di illeciti;
– Brembo Compliance Guidelines e Policy/Procedure di Gruppo emesse dalla Capogruppo con diffusione e applicazione a livello globale;
– Modello 231 predisposto dalla Capogruppo ex D.Lgs. 231/2001 da cui sono state estratte le Brembo Compliance Guidelines diffuse a tutto il Gruppo e ritenuto dal management adeguato ed efficace nella prevenzione dei reati.

Relativamente al contenzioso, la Direzione Legale e Societario monitora periodicamente l’andamento dei contenziosi potenziali o in essere e definisce la strategia da attuare e le più appropriate azioni di gestione degli stessi, coinvolgendo all’uopo le specifiche funzioni aziendali. In merito a tali rischi e agli effetti economici ad essi correlati vengono effettuati gli opportuni accertamenti o svalutazioni a cura della Direzione Amministrazione e Finanza.

Planning and Reporting

Al fine di predisporre informazioni economiche e finanziarie di Gruppo accurate e affidabili, migliorando così il Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi, nonché la qualità, la tempestività e la raffrontabilità dei dati provenienti dalle diverse realtà consolidate, è stato implementato nella quasi totalità delle società del Gruppo, lo stesso programma informatico ERP (Enterprise Resource Planning).